“L’esistenza di un valore di avviamento dell’azienda non può essere esclusa sulla base della sola circostanza che l’impresa abbia subito delle perdite negli esercizi degli anni precedenti. Del valore complessivo dell’azienda fa parte, infatti, quello dell’avviamento – costituente una qualità dell’azienda stessa, che si somma al valore degli altri beni che la compongono in un’operazione che logicamente precede la detrazione delle passività, sicché non è aprioristicamente escluso, né dall’esistenza, né dall’ammontare di queste.”
Commento.
Anche in un’azienda in perdita può configurarsi l’avviamento commerciale, il quale, in caso di acquisto dell’azienda, può essere iscritto nell’attivo del bilancio da parte della società acquirente, con consequenziale deducibilità dai redditi d’impresa delle relative quote di ammortamento.
Massimiliano Caruso
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